Cartellone spettacoli
di Luigi Pirandello
Compagnia Teatrale: Fuori Testo
Regia: Ugo Rizzato
Martino Lori, impiegato modello del ministero, rimasto vedovo, sembra non riprendersi dal lutto dell'amata moglie. Acconsente che Salvo Manfroni, il senatore, nonchè suo superiore, si occupi della sua figlioletta Palma e le faccia da tutore. Raggiunta la maggiore età, Palma con l'aiuto del Manfroni, sposerà il Marchese Flavio Gualdi , lasciando solo e abbandonato il padre, verso cui nutre da tempo un profondo disprezzo. Il disprezzo coltivato da Palma per il padre, nasce dalla convinzione, come tutti del resto, che questi sappia la scomoda verità sulla sua famiglia, ma per interesse e convenienza finga di non sapere che la moglie morta era adultera e che finga la commedia di recarsi ogni giorno alla tomba della moglie. Martino, non comprendendo il comportamento di sua figlia e del genero, ingenuamente cerca di recuperare il rapporto con Palma la quale, sempre più infastidita dalle sue visite, non potrà che palesargli l'amara verità.
Compagnia Teatrale: La Scossa
Regia: Valerio Dell'Anna
Un gruppetto di turisti variamente assortiti deve interrompere bruscamente il viaggio e finisce segregato in un misero motel di un introvabile aeroporto caucasico. Qui un arrogante militare addetto alla sorveglianza concupisce una delle viaggiatrici e tenta con ogni mezzo di ottenerne i favori .
Situazioni spesso surreali mettono in luce, come spesso succede in situazioni di emergenza, aspetti inattesi dei personaggi.
Ispirato al racconto " Boule de Suif" di Guy de Maupassant, capolavoro della narrativa, i due tempi di ZEPPOLA si articolano in episodi di volta in volta drammatici, o comici fino al farsesco, toccando con umorismo e ironia argomenti più che mai attuali, scomodo patrimonio del modo d'essere di uomini e donne del nostro tempo.
Compagnia Teatrale: ROSSOinVALIGIA
Regia: Riccardo De Leo
Tre donne, due soli colori a contraddistinguerle: il bianco e il nero.
Pochi gli elementi in scena, solo accenti che caratterizzano i passaggi da un monologo all’altro. Ad essere protagonista è l’essenzialità degli argomenti affrontati in modo asciutto affinché raggiungano il pubblico come lame.
Lo spettacolo è stato pensato rivolgendo la propria attenzione soprattutto al pubblico maschile per offrire la possibilità di scoprire l’universo femminile. Universo che dalla vagina arriva a racchiudere l’anima stessa delle donne. Universo che spesso è vituperato, depauperato, schernito, maltrattato, aggredito, violentato. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità una donna su tre sarà picchiata e stuprata nel corso della sua vita.
Lo spettacolo non vuole essere un inno al femminismo ma la scoperta di un’identità, per ricomporla in tutte le sue parti e nelle più piccole sfumature, come davanti ad un dipinto si osserva la bellezza nella sua unicità e irripetibilità. "Ciò che viene taciuto, viene ignorato".
Tre donne unite, complici e consapevoli su un palco parlano di ciò di cui non si parla mai, nominano l’innominabile, sfatano un tabù mescolando impegno e ironia, comicità e indagine intima, dramma e piacere, sessualità e identità di genere. In un susseguirsi di quadri ora ironici, ora drammatici orchestrati in un crescendo emotivo la femminilità, anche se a volte frantumata dal dolore, riesce ad affermare la propria individualità.
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Compagnia Teatrale: Fuori Testo
Regia: Ugo Rizzato
Come in “ Sogno di una notte di mezza estate” per il titubante e incerto Virginio, la notte del suo addio al celibato appena trascorsa, è stata magica , ma anche piena di guai e ripensamenti al suo risveglio .
Il dubbio che Berenice, la donna che sta per sposare, non sia la persona giusta lo assale, anzi diventa un vero e proprio tormento, dopo aver conosciuto e passato la notte con Sabrina ed essersi innamorato perdutamente di lei.
Tito ed Edmondo, suo migliore amico nonché testimone di nozze, riusciranno a nascondere la scappatella di Virginio a Berenice proprio alla vigilia delle nozze?
Come fare per non provocare una vera e propria catastrofe, quando tutto è sulla direttiva di arrivo ?
Come in tutte le favole , la pace non potrà essere raggiunta senza un rocambolesco e spumeggiante epilogo di questa divertentissima e dolcissima commedia degli equivoci. Otto attori vi condurranno per mano attraverso questa “Indimenticabile notte” di risate .
di Chiara Miolano, Gessica Racca e Laura Sassone
Compagnia Teatrale Teatro del Marchesato
Regia: Laura Sassone
La pioggia, il freddo, la nebbia, la fame e la paura, ma anche l’amore, la giovinezza, la voglia di vivere e la musica, questo è ciò che si respira leggendo le righe di Una questione privata di Beppe Fenoglio e questa è l’atmosfera che Lontano dietro le nuvole vuole ricreare e regalare al suo pubblico.
Il testo teatrale che abbiamo rielaborato partendo dalla lettura e dallo studio del romanzo fenogliano si vuole concentrare sui personaggi che popolano questo piccolo dramma e sui rapporti forti e vivaci che si creano fra essi.
Il protagonista Milton è l’emblema della visione fenogliana della guerra e della vita, un ragazzo dilaniato dai sentimenti, diviso fra dovere sociale e questioni personali, che si ritrova a ripercorrere in una serie di flashback gli incontri e gli scontri che lo hanno portato a essere non solo uno dei simboli della resistenza langarola e fenogliana, ma soprattutto un personaggio profondamente umano che rincorre l’amore per la giovane Fulvia sulle note dolci e malinconiche di Over the rainbow suonata da un grammofono.
Intorno a loro tanti personaggi che attraversano la vita di Milton e accompagnano lo spettatore in un viaggio che unisce la durezza della guerra e della vita partigiana, ai legami di amicizia e di amore che caratterizzano la giovinezza di ragazzi affamati di vita.
Bagnolo Piemonte
Compagnia "Teatro del Marchesato"
Regia di Lionello Nardo
In un luogo e in un tempo imprecisato, un gruppo di uomini è rinchiuso in una cella in attesa della decimazione, rappresaglia degli invasori, per un attentato subito.
Tra i prigionieri un uomo anziano e facoltoso baratta la sua vita con quella di un giovane, al quale cederà tutti i suoi averi, con cui il ragazzo, malato e molto povero, accettando di farsi giustiziare al posto dell’anziano, potrà garantire una vita agiata alla sua famiglia.
Questo episodio innescherà una catena di inganni, odio e rancori, che non risparmierà nessuno.
Ogni personaggio della pièce, a suo modo, mente agli altri, ma soprattutto a sé stesso e soltanto l’irruzione forzata della verità potrà portare alla catarsi finale.
Regia di Valerio Dell'Anna
"E' la storia in cinque brevi episodi della famiglia Calleri di Sala e del suo contributo di lutto e sofferenza alla causa della Resistenza" spiega dell’Anna - I dialoghi sono naturalmente frutto di invenzione ma i fatti storici che fanno da sfondo, sono rigorosamente documentati".
In particolare la pièce è incentrata sulla breve vita del giovane Alberto Calleri di Sala, allievo ufficiale pilota che aderì ai gruppi di Giustizia e Libertà nel 1944 e fu trucidato da miliziani fascisti nei pressi di Torre Pellice.
Il titolo fa riferimento alla sua casa natia a Saluzzo, il palazzo dei conti Calleri di Sala Bricherasio, in Salita al castello, nel cui giardino svettava, fino a tre anni fa, un antico cedro del Libano.
Lo spettacolo è stato inserito all’interno del cartellone “Aprile, un mese di Resistenza" organizzato dal Comune di Saluzzo in collaborazione con il Teatro Magda Olivero e nella rassegna di eventi in occasione della Festa della Liberazione del Comune di Savigliano, in collaborazione con il Milanollo.
Compagnia "Fuori Testo"
Commedia in tre atti di Eugène Labiche
Adattamento e regia di Ugo Rizzato
Se tre è il numero pitagoricamente perfetto, sintesi del pari e del dispari, Labiche lo eleva alla potenza ed il risultato è una commedia esilarante, in tre atti, somma espressione del genio irrefrenabile dell’autore.nNella superficie minima della vita coniugale, il triangolo amoroso viene ridisegnato dal maestro del vaudeville per dar corpo, con irriverente comicità, a personaggi intrappolati nei loro ruoli, vittime inconsapevoli della coazione a ripetere e che impedisce loro di
svestire i panni del marito, della moglie e dell’amante. Marjavel, Hermance, Ernest. Lui, lei, l'altro. Accanto a loro, sulla giostra del quotidiano salgono a turno figure strabilianti, sconvolgendo fatalmente la loro routine: una coppia di fidati domestici alsaziani, la cameriera Petunia, Jobelin, altro migliore amico di Marjavel e non di lui soltanto..., Berthe, romantica cugina di Ernest.
In questo irrefrenabile susseguirsi di equivoci e colpi di scena l'interrogativo rimane uno solo: chi è il più felice dei tre?
Regia: Valerio Dell'Anna
Sulla falsariga di “Eva contro Eva” - celebre film del 1950 vincitore di numerosi Oscar - “La Signora Margot” (messa in scena dalla Compagnia “La Scossa” del T.d.M.) ripercorre le articolate vicende di un’attrice affermata e di un’aspirante attrice, e degli uomini che le circondano.
L’invisibile protagonista assoluto è il Teatro, fonte inesauribile di spietate ambizioni e di amare frustrazioni, sulla cui scena si muovono i personaggi, che ne sono quasi inconsapevolmente soggiogati. Una trama ricca di dialoghi accattivanti e di qualche sorprendente colpo di scena, in cui la Musa del Teatro e la statuetta che la raffigura, appare e scompare, quale inafferrabile oggetto del desiderio.